COME HO ORGANIZZATO IL MIO MATRIMONIO

Dopo anni di fidanzamento, abbiamo deciso di sposarci. “O adesso o mai più”. E così, abbiamo fatto la prima cosa che si fa per organizzare un matrimonio: fissare una data, anche se orientativa.
Era novembre 2006 e abbiamo scelto come data per il nostro matrimonio il 12 luglio 2008. La nostra intenzione è stata, subito, quella di organizzare un matrimonio, facendo ciò che piace a noi e non ai parenti, con un po’ di attenzione alle esigenze degli invitati, ma soprattutto organizzare un matrimonio economico. E poi avendo a disposizione più di un anno di tempo, avremmo potuto organizzare tutto un po’ alla volta, sfruttando tute le occasioni più vantaggiose.


SCEGLIERE LA STRUTTURA PER LA CERIMONIA

La scelta della struttura per la cerimonia ha dato inizio ai preparativi. Abbiamo chiarito due punti fondamentali per la scelta: 1) il numero degli invitati (molte strutture rifiutano le cerimonie con meno di 100 invitati, perché il guadagno si riduce) e 2) il costo massimo sostenibile per il menù di ogni invitato (una variazione del prezzo singolo sembra ininfluente, ma nella somma totale si fa sentire). Noi eravamo circa 80 invitati (pochi secondo la maggior parte delle strutture per cerimonie) e con un budget tra i 90 e i 100 euro per ogni inviato (anche questo è stato un problema).
E così ha avuto inizio la visita alle varie strutture per cerimonie, da quelle in campagna (come villa Zeppetella nel casertano e Blue Marlin a Boscotrecase-Napoli) a quelle sulla costa (tra le tante abbiamo visitato il Cenacolo Belvedere al Vomero, il Gabbiano a Baia e Villa Clermont a Montechiaro di Vico Equense). Ovviamente il mare ha vinto sulla campagna e confrontando quello che ci offrivano le varie strutture visitate con le nostre esigenze, alla fine, la scelta era tra il Gabbiano a Baia e Villa Clermont a Montechiaro di Vico Equense.
Il Gabbiano offre una sala con maioliche, un terrazzo con una vista sul golfo di Napoli ed un ottimo rapporto qualità – prezzo. Anche Villa Clermont non è da meno: il personale è molto simpatico e disponibile, ha una meravigliosa terrazza che affaccia sulla penisola sorrentina, con una panoramica su Napoli e sull’isola di Capri ed un prezzo incredibile per il menù proposto. Siamo stati davvero combattuti, ma a pensarci bene abbiamo preferito Villa Clermont, non solo per la bellezza della struttura, ma anche per un altro fattore da non sottovalutare: organizzano un matrimonio per volta, quindi tutta la struttura ed il personale si dedica esclusivamente alla tua cerimonia. Inoltre il direttore di Villa Clermont ci ha consigliato di visitare una cappella a circa 50 metri dal ristorante, la Chiesetta di Santa Maria delle Grazie. Quella cappella sembrava una bomboniera! Sul promontorio di Montechiaro, era piccola ma autorevole con le mura rosso pompeiano. Appena l’abbiamo vista ci è piaciuta molto ed inoltre, la vicinanza tra la chiesa e il ristorante è molto gradita agli invitati ad un matrimonio.

PRENOTARE CHIESA E RISTORANTE

Dopo aver vinto qualche reticenza dei genitori, legati alla chiesa della nostra città, prenotiamo la chiesa e il ristorante. Il sabato 12 luglio era già prenotato e perciò, guidati dal consiglio del direttore di Villa Clermont, scegliamo il venerdì 11 (il consiglio è: se il sabato è già prenotato, scegliete il venerdì, perché, dato che il giorno dopo è sabato e la maggior parte delle persone non va a lavoro, non ci sono troppi problemi se la sera si fa un po’ tardi). Ovviamente decidiamo di sposarci di pomeriggio, mica avremmo rinunciato a quel panorama anche di sera!?
Da questo momento abbiamo un anno di tempo per organizzare un matrimonio con i fiocchi (non vi illudete il tempo non basta mai soprattutto se si studia e si lavora).

ADDOBBI IN CHIESA


Avendo scelto una chiesa lontano da casa, abbiamo prenotato un fioraio del posto, consigliatoci dal prete della cappella. I fiorai della mia città chiedevano i costi del trasporto, oltre al costo del tappeto, delle sedute per gli sposi e testimoni. Invece, il fioraio consigliatoci includeva tutte queste cose nel prezzo finale: fiori, sedute e riso da lanciare a fine cerimonia. Le composizioni da scegliere sono tante e tutte belle, ma noi, con un occhio all’immagine e l’altro al portafogli abbiamo concordato 500 euro per addobbare dietro l’altare, un mazzo di fiori alternato sulle panche, anfore di fiori vicino l’altare e all’ingresso. Ovviamente per contenere i costi, ho scelto fiori di stagione, rose avorio e lisiantus, un abbinamento semplice ma elegante. Poi ha preparato 2 cesti con coni di juta colmi di riso, ma qui le alternative sono tante.

PREPARARE I DOCUMENTI

Dieci mesi prima del matrimonio, ci siamo prenotati per il corso matrimoniale; ogni parrocchia, di solito, ne fa uno all’anno, ma se lo avete “perso”, il vostro parroco potrà inserirvi nel corso di un’altra parrocchia. Però per i documenti è ancora presto, perché le pubblicazioni si devono fare a partire 6 mesi prima, altrimenti perdono validità.
Noi li abbiamo fatti a marzo, cioè quattro mesi prima del matrimonio. Il percorso è stato più semplice a farsi che a dirsi, in ogni caso gli impiegati del Comune e il parroco ci hanno accompagnato nei vari passaggi.


LA SCELTA DEL FOTOGRAFO

Sempre 10 mesi prima del matrimonio, abbiamo prenotato il fotografo; anche le loro agende sono piene, perciò conviene anticiparsi.
Dopo aver trascorso mesi di ottobre e novembre in assoluta quiete, dedicandoci, nei fine settimana, a ripulire la nostra casetta futura, arriva il mese di dicembre.

MOBILI E BOMBONIERE

A questo punto, sette mesi prima del matrimonio, decidiamo di cercare l’arredamento. Non pensate che sia presto, perché i mobilifici impiegano almeno una quarantina di giorni per la consegna se gli mettete fretta, altrimenti dovrete aspettare almeno 3 o 4 mesi e poi bisogna considerare che gli imprevisti non mancano mai.
Inoltre, un’amica di mia madre, che lavora in un negozio di arredamenti, mi ha spiegato che quando arriva il mese di gennaio, le varie aziende inviano ai mobilifici i cataloghi per l’anno nuovo, che comprende sia i nuovi arrivi, sia parte delle merce dell’anno precedente, con i prezzi maggiorati. Perciò la stessa mobilia verrebbe a costare un tot in più. E lo stesso discorso vale anche per le bomboniere; i negozianti ci dicevano che a gennaio avremmo potuto trovare cose nuove, se poi avessimo scelto le cose che avevamo già visto, le avremmo potute pagare solo una “sciocchezza” in più. Provate a moltiplicare a moltiplicare una sciocchezza per 100 bomboniere!
Ritornando ai mobili, dopo aver individuato le marche e i modelli e preso per bene le misure, abbiamo deciso di acquistarli a Sora (FR), due ore da Caserta ma ne vale la pena: la zona è famosa per la qualità e i prezzi ottimi. Con 19.000,00 euro abbiamo comprato cucina (marca Febal, inclusa lavastoviglie Whirlpool sesto senso), stanza da letto e parete attrezzata (marca Napol), materassi e cuscini. Vi assicuro mobili di buona qualità e soprattutto belli!
Dopo i mobili è il turno delle bomboniere. Poiché ne avevamo già individuato una che ci piaceva, era inutile aspettare gennaio per i nuovi arrivi. Inoltre, bloccando il prezzo di dicembre, abbiamo preso un porta bon-bon in cristallo, marca Carlo Pignatelli, comprensivo di scatolo, sacchettino con i confetti e le partecipazioni, sempre marca Carlo Pignatelli. Non dico il costo per delicatezza, ma è stato un vero affare!

VESTITO DA SPOSA

Trascorso il Natale, ricevendo già i regali per la casa, arriva anche gennaio. Sei mesi prima del matrimonio, abbiamo scelto i vestiti per la cerimonia.
Mio marito è andato nel primo atelier che gli è capitato a tiro e ha risolto, io, invece, ho girato “solo” 3 atelier nello stesso giorno. All’inizio ero un po’ scocciata perché non c’era niente che mi piacesse, ma appena ho trovato quello giusto non volevo più toglierlo. Il mio vestito da sposa è colore bianco avorio, un vestito intero, senza spalline, ma con una piccola stola in tulle effetto seta per coprire le spalle in chiesa; il vestito presenta un doppio strato di stoffa, la parte di sotto è in seta, mentre sopra è ricoperto da un velo, che si arriccia in vita e poi scende aprendosi sul fianco e mostrando la parte in seta. Questo velo è interamente ricamato con cristallini di svaroski. Lo strascico c’è ma non è molto lungo, data la statura non molto “elevata” non è consigliabile, mentre il velo in testa (molto semplice, con l’orlo ricamato da cristallini) scende fino alla schiena. Lo stilista che lo ha realizzato mi ha dato tutti i consigli necessari: per un fisico magrolino e poco alto il vestito da sposa deve avvolgere il corpo, creando le curve nei punti giusti proprio per dare armonia, se poi avete già le curve necessarie buon per voi. Invece, un vestito troppo avvitato o troppo gonfiato potrebbe accentuare i difetti del fisico.

ACCONCIATURA


Subito dopo ho prenotato anche il parrucchiere. In realtà non ho fatto prima un confronto tra i vari parrucchieri della zona, perché quello a cui mi sono rivolta aveva già preparato alcune mie amiche e quindi conoscevo il suo stile. Lui mi ha consigliato che per un viso piccolo è meglio raccogliere i capelli, in modo da riempire il volto e poi un’acconciatura raccolta dura più a lungo. Al momento della preparazione, non ha voluto mettere gli spilloni che mi avevano dato all’atelier in abbinamento con il vestito, ma ha staccato qualche fiore dai fasci che mi erano arrivati a casa e li ha sistemati tra i capelli, dando un tocco di originalità all’ acconciatura . Questo stesso parrucchiere provvede anche al trucco, così il giorno del matrimonio non ho dovuto prendere un appuntamento sincronizzato tra parrucchiere ed estetista, con la conseguenza che se fa tardi uno, fa tardi anche l’altro. Anche se a dire la verità la maggior parte dei parrucchieri hanno un’estetista di fiducia a cui si rivolgono e che vi propongono.

PARTECIPAZIONI

Per quanto riguarda le partecipazioni, inizialmente avevamo pensato alle partecipazioni fai da te. E’ semplice: basta preparare il file  con le scritte da inserire e stamparle; se avete una stampante normale, cioè che non prende i formati di carta più piccoli del foglio A4, allora bisogna stampare due partecipazioni su di un foglio A4 e poi ritagliarle. Inoltre nelle varie cartolerie si trovano vari tipi di carta e le buste da abbinare. Tuttavia, la carta non sarà particolare come quella che trovate dal tipografo. Noi, però, avendo già avuto le partecipazioni insieme alle bomboniere, abbiamo dovuto solo preparare le diciture da inserire e abbiamo portato tutto in tipografia. La stampa di 60 partecipazioni, con la stampa in rilievo a secco delle nostre iniziali sulla parte esterna, la stampa del bigliettino dove viene indicato il luogo del rinfresco e dei bigliettini da inserire nella confezione della bomboniere è venuto a costare soltanto 80 euro. E anche stavolta il portafogli è salvo.

ORGANIZZARE E ALLESTIRE I TAVOLI DEGLI INVITATI (segnatavoli e segnaposti)

Una volta prenotata chiesa, ristorante, fotografo e fioraio, il grosso è fatto, ma non pensiate che sia finita qui. Ci sono, infatti, molti aspetti pratici da curare e definire e sono proprio quelli che richiedono più tempo. Ad esempio, se ci tenete, bisogna pensare a come organizzare i tavoli del ristorante e sicuramente bisogna sistemare gli invitati ai vari posti. Per quanto riguarda i nomi da assegnare ai tavoli non ho avuto dubbi: poiché il ristorante è sulla penisola sorrentina, ho scelto le varie località di mare che ci sono tra la penisola sorrentina e la costiera amalfitana. Però volevo qualcosa di diverso rispetto alla sola scritta o alle cartoline e allora ho pensato di raccogliere tutte le foto che avevo scattato sia io che la mia famiglia e che raffiguravano i vari paesaggi costieri della zona. Poi le ho stampate a colori (ma gli effetti da realizzare sono tanti) su di un cartoncino colore seppia (comprato dal tipografo a 0,15 cent. e su ognuno ho stampate due foto) e poi le ho ritagliate . Vi assicuro che è stata un’autentica telenovela perché sono arrivata al giorno prima di consegnarle al ristorante, insieme al resto del materiale per allestire i tavoli degli invitati, e la mia stampante non ha voluto saperne di funzionare e così ho dovuto scroccare la stampante di un’amica. Dopo aver preparato ogni singola foto, mi serviva un portafotografie per poterle sistemare sui tavoli degli invitati, così ho pensato a quei portafoto con la pinza, che non costano molto e se ne trovano di diversi modelli. Girando per quei negozi del tipo “non solo 50 cent.” sono riuscita a trovare, per 0,50 cent., delle farfalle realizzate in organza, ognuna di un colore, che poggiano su di uno stelo che fuoriesce da un vasetto di gesso. Dietro la farfalla c’è la pinza dove potere attaccare la foto .
In abbinamento alle farfalle come segnatavoli, ho pensato di fare come segnaposto (da mettere nel piatto di ogni invitato) dei fiori, realizzati in plastica e vetro (pagati 0,60 cent.), che con l’aiuto di un’amica ho arricchito con nastri di raso e organza. E’ incredibile quante cose si trovano in questi negozi o anche nelle mercerie e a prezzi davvero bassi, soprattutto per chi deve acquistarne diversi quantitativi. In verità anche nei negozi che vendono materiale per feste trovate tante cose interessanti e tante idee da realizzare, ma tutto dipende dal budget che avete a disposizione.

LIBRETTI PER LA MESSA

Anche i libretti della messa sono un grattacapo, bisogna scegliere le letture, (di solito lo si fa insieme a prete che vi ha seguito durante il corso matrimoniale o con quello che celebrerà le nozze. Oppure potete farlo voi due da soli e poi dopo consigliarvi con il prete). Una volta scelte le letture, i salmi e le preghiere dei fedeli (io ho inserito anche un messaggio di ringraziamento e alcuni cenni storici relativi alla cappella della Vergine delle Grazie), potete rivolgervi al tipografo, che provvede a tutto, mentre voi dovete scegliere solo la copertina del libretto, oppure potete impaginare tutto voi e rivolgervi al tipografo solo per la stampa e risparmiare soldi. Io ho scelto quest’ultima soluzione: ho scelto le letture, ho fatto copia e incolla da internet e dopo averle impaginate ho portato il file  al tipografo per la stampa. Ho pagato meno della metà di quanto mi aveva chiesto per fare tutto lui. Comunque ho scelto un cartoncino colore avorio, un nastro rosa antico da legare sul dorso (comprate direttamente voi il nastro in merceria), e le iniziali in rilievo a secco, sulla parte in basso a destra, ma le alternative sono tante, basta avere un po’ di genio creativo .
Ora tutto è pronto: un anno di preparativi per un giorno che è passato in un attimo! Ma è stato un giorno bellissimo!!!         



 

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