Linguaggi di programmazione.
Come visto nell’introduzione, esistono tantissimi linguaggi di programmazione. Ma cos’è un linguaggio di programmazione? Come dice la parola, esso è un linguaggio costituito da una serie di “parole” che servono a noi “esseri umani” per indicare al computer quali operazioni deve compiere.
Un programma è quindi come un “poema”, costituito da tante parole, che messe insieme producono quello che il programmatore voleva realizzare. Come nella realtà esistono diverse lingue ognuna con le proprie “parole” e le proprie “regole di grammatica”, nella programmazione esistono “comandi” con le relative regole detta “sintassi”. Nelle lingue reali cambiano parole/regole a seconda del linguaggio ma concetti simili possono essere espressi in tutte le lingue, allo stesso modo, i linguaggi di programmazione differiscono per comandi/sintassi ma le strutture logiche restano simili e quello che si programma in un linguaggio può essere “tradotto” in un altro linguaggio differente. A livello di linguaggio di programmazione non esiste una cosa che può essere fatta in un linguaggio che non possa essere tradotta in un altro, grossa limitazione però è costituita dall’ambiente in cui stiamo operando.
Per ambiente intendiamo tutto ciò che sta “al di fuori” del nostro programma. Ad esempio posso trovarmi a programmare in ambiente windows, in ambiente linux, magari in ambiente “office” (al cui interno è presente un vero è proprio linguaggio di programmazione), oppure, altro esempio, il famoso “javascript” che lavora in un ambiente interno al browser (internet explorer, firefox, chrome) ecc ecc ecc. Dunque, quello che programmo in ambiente windows non può essere tradotto immediatamente (ed in alcuni casi addirittura è impossibile) in ambiente linux o mac, senza apportare modifiche a volte enormi nel nostro programma.
All’interno dello stesso ambiente posso però utilizzare un diverso linguaggio di programmazione per ottenere il medesimo risultato: programmo in “visual basic” oppure “visual c” sotto windows, programmo in “javascript” o “vbscript“ in internet explorer, programmo in “c” o in “objective c” sotto macOS.
Ecco un elenco dei più famosi linguaggi di programmazione:
Basic: il nome è tutto un programma (battutaccia!). E’ nato come un linguaggio semplice per poter essere compreso da tutti. Nelle sue evoluzioni moderne, pur conservando la veste di semplicità, è diventato un linguaggio potentissimo che permette di sviluppare applicazioni molto complesse. Le versioni più utilizzate, in ambiente windows, sono Visual Basic 6 e Visual Basic.NET (esiste anche visual basic for application che è integrato nel pacchetto office e deriva da visual basic 6). In effetti Visual Basic 6 è una versione precedente di VB.NET (visual basic viene spesso indicato con le sue iniziali quindi quando troveremo VB intenderemo Visual Basic), ed è ufficialmente “morto” però, dato che molte aziende continuano ad utilizzarlo, è ancora un linguaggio attuale e diffuso.
C: il C è un linguaggio molto più complesso rispetto al Basic: il linguaggio è più ostico e la sintassi dei comandi, a primo impatto, è meno leggibile rispetto al Basic. Ha dalla sua parte il pregio della velocità di esecuzione del programma finale rispetto ad una stessa procedura scritta in Basic, anche se con le moderne versioni di Visual Basic questo concetto non è più attuale. Non a caso è stato detto che a primo impatto il linguaggio C può sembrare molto più difficile da leggere e capire per noi umani, è solo una questione di abitudine ed una volta assimilati i concetti e le sintassi proprie del linguaggio, esso risulterà ai nostri occhi molto più elegante e lineare rispetto al più semplicistico basic.
Java/Javascript: è il più recente rispetto agli altri due elencati, è pensato per sistemi web e multipiattaforma. Sostanzialmente somigliano molto di più al linguaggio C che non al Basic.
Esistono ovviamente anche moltissimi altri linguaggi, elencarli tutti sarebbe impossibile e al di fuori degli scopi preposti. E’ il caso di dire però che esistono dei linguaggi che derivano direttamente dal Basic o dal C e ne conservano i comandi e le sintassi: php, c#, objective c, c++ sono tutti linguaggi che derivano dal c arricchiti da concetti evoluti come programmazione ad oggetti. Dal basic derivano i moderni Visual Basic 6 e VB.NET oltre all’asp e asp.net (in effetti questi ultimi due sono un caso a parte in quanto possono utilizzare anche la sintassi c e c#).
Come detto, il linguaggio di programmazione è un qualcosa creato per essere comprensibile a noi umani, una volta scritto il nostro programma all’interno del software di sviluppo (Visual studio, XCode ecc) esso sarà “compilato” in codice binario che è quello che il processore è in grado di “capire” ed eseguire (il codice binario è sostanzialmente una sequenza numerica di istruzioni e risulta di fatto per noi umani incomprensibile).
Nella prossima sezione, sempre relativa ai linguaggi di programmazione, esamineremo meglio cos’è un algoritmo ed introdurremo alla programmazione procedurale e a quella ad eventi.
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